REVISIONE ANNESSO IV MARPOL PARTE 1

L’allegato IV della MARPOL è attualmente in fase di revisione da parte dell’IMO. Trattiamo gli argomenti più rilevanti in una serie di articoli in più parti:

PARTE 2: TRATTAMENTO DEI FANGHI

PARTE 3: MODALITA’ DI TRATTAMENTO DEI FANGHI

PARTE 4: REGISTRO DEGLI EFFLUENTI

Il controllo dell’inquinamento delle acque reflue delle imbarcazioni è una delle prime azioni a favore dell’ambiente stipulate dalla Convenzione MARPOL. 50 anni dopo la sua creazione, l’Annesso IV della MARPOL e le sue linee guida stanno subendo una attenta revisione, tra cui:

• l’introduzione del Piano di gestione delle acque reflue (SMP) e del Registro delle acque reflue (SRB),
• l’introduzione di prove di messa in servizio degli impianti di trattamento delle acque reflue durante le fasi iniziali di controllo,
• l’introduzione di test di funzionamento per gli impianti di trattamento delle acque reflue durante le verifiche di rinnovo,
• la rimozione dei sistemi di triturazione e disinfezione (CDS) come alternativa agli impianti di trattamento appropriati delle acque reflue,
• l’esigenza di integrare un’unità di monitoraggio degli effluenti,
• le revisioni delle linee guida del funzionamento degli impianti di trattamento,
• le revisioni delle norme riguardanti lo scarico delle acque durante le fasi di collaudo,
• l’introduzione di linee guida delle azioni di gestione dell’impianto,
• la revisione del tasso di scarico moderato,
• la raccolta delle acque trattate da parte dei servizi portuali,
• e così via …
Sebbene la maggior parte delle proposte siano rivolte alle future unità navali, il Piano di gestione delle acque reflue (SMP) e il Registro delle acque reflue (SRB) potrebbero essere resi applicabili a tutte le unità navali, comprese quelle esistenti, ai sensi della revisione dell’Annesso IV MARPOL.

Considerando il numero elevato delle revisioni e il loro contenuto, si tratta di un lavoro molto complesso. Ma quando è iniziato e perché si è reso necessario?

PERCHÉ L’ANNESSO IV DELLA MARPOL NECESSITA DI REVISIONE

Non esiste alcun requisito di monitoraggio della conformità ai sensi dell’allegato IV MARPOL. Nel 2012, le autorità olandesi hanno incaricato un laboratorio con sede a Rotterdam di prelevare campioni di effluenti dagli impianti di trattamento delle acque reflue di alcune decine di unità navali in transito. I laboratori hanno raccolto veri campioni fino al 2016. I risultati hanno mostrato che il 97% degli impianti di trattamento delle acque reflue non soddisfaceva gli standard richiesti e scaricava “liquami non trattati correttamente”. I Paesi Bassi hanno presentato i risultati dei campioni al Comitato per la protezione dell’ambiente marino dell’IMO, MEPC (MEPC 64/23, MEPC 67/8/1, MEPC 71/INF.22). La bassa efficienza degli impianti di trattamento delle acque reflue e l’enorme gap tra le normative e la realtà hanno raggiunto il punto di svolta per un cambiamento delle norme procedurali. Le questioni relative agli impianti di trattamento delle acque reflue hanno spinto la Norvegia a proporre una revisione delle linee guida per gli impianti di trattamento delle acque reflue (MEPC 71/14/2), che il MEPC ha approvato nel 2017. Questo ha segnato il lavoro di revisione sotto al controllo del MEPC Prevenzione e risposta all’inquinamento (PPR). Nel 2018, il Gruppo di corrispondenza (CG) del PPR ha proposto allargare le azioni per includere le revisioni dell’Annesso IV MARPOL (PPR 6/14) per definire le prestazioni e il funzionamento degli impianti di trattamento delle acque reflue. Ciò ha riscosso un grande consenso tanto da essere approvato nel 2019 (MEPC 74/14). Il lavoro di revisione è stato portato avanti dai successivi gruppi di corrispondenza (PPR 7/16 nel 2019, PPR 8/7 nel 2020, PPR 9/14 nel 2021 e PPR 10/12 nel 2023), e il suo completamento è previsto nel 2025.

REVISIONE MARPOL PER STABILIRE GLI STANDARD DI PRESTAZIONE A BORDO

I Paesi Bassi non sono stati i primi a venire a conoscenza dello scarso stato di efficienza degli impianti di trattamento delle acque reflue. Molti paesi erano consapevoli, ma hanno deciso di ignorare il problema perché l’Annesso IV della MARPOL nella sua attuale versione non permette alle imbarcazioni lo scarico delle acque trattate senza rispettare definiti standard numerici. Finora le normative IMO specificano esclusivamente standard numerici per i “Type Approval test” dell’impianto. Solo lo Stato dell’Alaska ha introdotto precise normative dopo aver accertato il reale stato di prestazione degli impianti di trattamento delle acque reflue a bordo delle navi da crociera nel 2000.
A questo punto dobbiamo chiederci se le decisioni dell’IMO si muovono nella stessa direzione dell’Annesso MARPOL, al fine di ridurre sempre di più il gap tra le normative e la realtà del settore marittimo.
Il tempo lo dirà.

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